Analisi storica delle misure coercitive a scopo assistenziale e dei collocamenti extrafamiliari
Attenzione:
Nel 2018 è stata sciolta la Tavola rotonda. È quindi ormai superflua anche la funzione del Delegato per le vittime di misure coercitive a scopo assistenziale. Da allora la presente pagina Internet non è stata più aggiornata.
Ulteriori informazioni, anche attuali, sulla tematica sono reperibili alla seguente pagina
Vittime di misure coercitive a scopo assistenziale.
La consigliera federale Simonetta Sommaruga ha invitato i membri della tavola rotonda, il cui primo incontro si è tenuto a giugno 2013, a una cerimonia di chiusura il 17 maggio 2018. Lo scioglimento della tavola rotonda ha anche annullato la funzione del delegato ai vittime, tenuta da Luzius Mader.
Un fosco capitolo della storia svizzera
La Svizzera sta rielaborando un fosco capitolo della sua storia sociale, ovvero la sorte toccata ai bambini e ai giovani che, fino al 1981, hanno subito misure coercitive a scopo assistenziale o collocamenti extrafamiliari. Tra le vittime i bambini collocati a servizio o in istituto, gli internati amministrativi (rinchiusi in istituti chiusi, talvolta penitenziari, senza decisione giudiziaria), le persone che si sono viste violare i diritti riproduttivi (sterilizzazioni/aborti forzati), i bambini dati in adozione senza il consenso dei genitori, gli itineranti.
All’evento commemorativo di aprile 2013 ha fatto seguito l’istituzione di una tavola rotonda che riunisce rappresentanti delle vittime e di varie autorità e organizzazioni. Dalla sua creazione, la tavola rotonda ha avviato numerose misure, illustrate nel dettaglio in questo sito. Nel 2014 il Parlamento ha poi riabilitato le vittime degli internamenti amministrativi approvando l’apposita legge federale.
Dopo la riuscita dell’iniziativa per la riparazione nel dicembre 2014, il Consiglio federale ha fatto elaborare un controprogetto indiretto. A inizio dicembre 2015 ha preso atto dell’esito della consultazione e adottato il pertinente messaggio all’attenzione del Parlamento, che si chinerà sul progetto nel corso di quest’anno. Le deliberazioni in seno alla Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale si sono già concluse. Il Consiglio nazionale ha trattato l'affare nella sessione straordinaria del 26 e 27 aprile 2016 approvando il controprogetto indiretto con 143 voti favorevoli, 26 contrari e 13 astensioni. Il 15 settembre 2016 il Consiglio degli Stati, quale seconda Camera, ha trattato l’affare approvando chiaramente il controprogetto indiretto con 36 voti favorevoli, 1 contrari e 0 astensioni. Il 30 settembre 2016 entrambe le Camere hanno proceduto alla votazione finale. Il termine legale del referendum è scaduto il 26 gennaio 2017. La LMCCE entrerà quindi in vigore il 1 aprile 2017.
Febbraio 2017